CHI FORMA OPERATORI E PROFESSIONISTI ABA?
La pubblicazione della Linea Guida 21 ha avuto molte conseguenze, la maggior parte benefiche, qualcuna meno. Certo, l’aver dichiarato quali sono gli interventi che posseggono prove di efficacia ha spiazzato molti stakeholders portatori di interessi particolari: terapie o pseudo terapie che si sono trascinate per troppo tempo senza dimostrare alcuna validità. L’elenco sarebbe troppo lungo. Un secondo effetto è l’aver messo in mano alle famiglie uno strumento per chiedere, anzi pretendere, un intervento scientificamente validato. Certo, il NPI di riferimento può rifiutarsi di prescriverlo, come spesso succede, dicendo di “non credere” negli interventi comportamentali (come se un intervento scientifico fosse oggetto di fede o credenze). Però su questa base le associazioni che come Autism Speaks difendono i diritti delle persone con autismo ad avere interventi efficaci, pianterebbero un’azione legale. Certo siamo in Italia non in USA, e siamo lontani dall’avere un’associazione come Autism Speaks…..Quando Lorry Unumb, vice presidente di Autism Speaks, madre e avvocato, è venuta a parlare in Italia, nel novembre 2014, all’Università IULM, spiegando come si chiedono e ottengono provvedimenti dalla politica, nessuna della maggiori associazioni nazionali, invitate personalmente una per una da chi scrive, ha ritenuto di venirla ad ascoltare.

Un effetto meno positivo della LG 21 è stato la proliferazione di corsi e corsetti di ABA, ABA integrato, ABA-VB ecc. Improvvisamente l’Italia si è popolata di esperti analisti del comportamento. Fino all’altro giorno eravamo quattro gatti, ora ce ne sono centinaia, tutti espertissimi ovviamente. Non li avessimo sentiti, questi personaggi, che fino all’altro giorno criticavano il comportamentismo misrappresentandolo in modo grottesco e caricaturale! Ma siccome ora l’ABA tira, la domanda è alta è l’offerta è scarsa, si sono tutti convertiti: business is business!

Il problema è che quando la domanda è alta è l’offerta è scarsa, la qualità cade in picchiata. Allora troviamo i corsi low cost, molti fanno pubblicità ingannevole, e i master diretti da esperti di disegno infantile, docenti di psicodinamica delle relazioni familiari, psicologi sistemici, esperti di TEACCH e quant’altro. 

L’ABA è un complesso di interventi molto sofisticati. Evidentemente molti non ne conoscono la complessità: ma il problema principale è un altro, di ordine deontologico, i gravi danni che possono derivare ai bambini da un’applicazione sconsiderata e incolta. Un paio di analogie possono aiutare a capire meglio. In un’autofficina, insegnare a un giovane apprendista come cambiare le candele di una macchina non è molto difficile, basta usare gli strumenti giusti e un po’ di forza unita a un po’ di delicatezza. Va tutto bene se il tecnico responsabile dell’officina dà all’apprendista il tipo giusto di candele per quel motore, perché se invece il giovane, credendo di avere già imparato, fa di testa sua mettendo quelle sbagliate, 5 euro di candele possono provocare 5000 euro di danni al motore. È noto che alcuni odontoecnici, cioè persone in possesso solo di un diploma di scuola media superiore, esercitano abusivamente (cioè illegalmente) la professione di odontoiatra, che richiede una laurea medica specifica. Molte persone si affidano, solitamente in modo inconsapevole, altre volte per ignoranza, alle mani di un odontotecnico, mettendo a serio rischio la propria salute. Ecco, affidarsi a persone che si spacciano per analisti del comportamento senza averne una preparazione adeguata implica correre gli stessi rischi.

Paolo Moderato, Ph.D.