L’Analisi Comportamentale Applicata (Applied Behavior Analysis, ABA) è una scienza applicata, come lo sono la medicina o l’ingegneria, cioè una tecnologia, che deriva da una scienza di base: l’Analisi del Comportamento, in inglese Behavior Analysis (BA, Skinner, 1953).
Un’idea molto diffusa è che l’Analisi Comportamentale Applicata sia la terapia dell’autismo.
In realtà l’ABA fonda le sue radici nel comportamentismo, che ha dato vita all’Analisi sperimentale del Comportamento, i cui principi possono essere applicati – e lo sono – a svariate aree.
Il diagramma riportato di seguito spiega quali sono le radici dell’ABA e rende l’idea di quanto siano diffusi i suoi ambiti di applicazione.
Scorrendo lo schema dal vertice di sinistra verso il basso si può vedere come il primo livello di analisi sia quello che ha a che fare con la visione che si ha del mondo (livello metateoretico). Il comportamentismo infatti, non è una teoria psicologica, è un’opzione epistemica sulle modalità per conoscere e interpretare gli eventi del mondo (Hayes, Hayes e Reese, 1988).
Il secondo livello è quello della teoria con cui si cerca di spiegare in modo coerente gli eventi del mondo. L’analisi del comportamento (Skinner, 1953) è la teoria che cerca di spiegare i dati provenienti dall’analisi sperimentale del comportamento, terzo livello (Moderato e Presti, 2019).
A destra dell’analisi sperimentale del comportamento è possibile trovare i principali campi di ricerca dell’analisi sperimentale del comportamento: modelli di rinforzo, modelli di scelta, motivazione, comportamento verbale, suddivisi a seconda che appartengano alla ricerca sulle conseguenze prodotte da un comportamento o sugli eventi antecedenti.
A destra dell’analisi sperimentale si trova l’ABA che ricopre un insieme di applicazioni che vanno dall’ergonomia (analisi degli errori, design ambientale) alla Behavioral Economics, all’OBM (Organizational Behavior Management, Performance Management, organizzazione di servizi) alla Clinica (ACT, FAP, Behavioral Activation), alle applicazioni in campo evolutivo e didattico (genitorialità complessa, modelli di intervento nell’autismo e nelle disabilità evolutive e intellettive).
È importante sottolineare che l’ABA non è una tecnica, non è un metodo: è un ampio corpus di principi e procedure che si possono applicare in contesti diversi.
Le procedure applicative ABA-based sono sensibili al contesto e individuali. La ricchezza di tecniche di comprovata efficacia consente di disegnare modelli, che contengono procedure e pacchetti di intervento cuciti addosso a ogni soggetto, a ogni situazione, con grande flessibilità (Moderato e Presti, 2019).
Gli interventi, basati sui principi dell’ABA, sono tradotti in programmi e curricula che sono a loro volta erogati secondo diversi modelli: UCLA YAP, NET, PRT, EIBI, MIPIA, ESDM, CABAS ecc.
Articolo di riferimento: Moderato, P., & Presti, G. (2019). La febbre dell’ABA. Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo. 4 (1), 20-32.