In Italia vi è stata una notevole difficoltà di diffusione dell’analisi comportamentale applicata in quanto, più a lungo che altrove, ha resistito l'ormai abbandonata teoria psicogenetica dell’autismo che faceva riferimento alla teoria psicoanalitica e in particolare al pensiero di Bettelheim.
Come in altri paesi, tra cui gli Stati Uniti, patria dell’ABA, grazie alla pressione dei genitori di bambini con autismo si è arrivati anche da noi all’abbandono di tale teoria e alla richiesta di interventi realmente efficaci. Così finalmente in Italia sono state introdotte le terapie psico educative, anche grazie al lavoro di Eric Schopler e all’organizzazione dei servizi per persone autistiche da lui realizzato nella Carolina del Nord, noto come TEACCH, acronimo di Treatment and Education of Autistic and Communication Handicapped Children.
Tuttavia, la situazione italiana è complicata dal fatto che molti degli interventi di analisi comportamentale applicata sono implementati da professionisti stranieri, prevalentemente provenienti dalla Norvegia e dal Regno Unito; molti di essi sono preparati e in possesso della certificazione BCBA (ma non tutti), pochi (forse nessuno) capiscono e parlano la nostra lingua, e conoscono bene la nostra cultura, il nostro sistema familiare, il nostro sistema scolastico, il nostro sistema sanitario. Figure che arrivano ad intervalli di tre mesi o più, controllano i progressi del bambino, aggiornano il programma e ripartono, anche se sono in possesso di elevata professionalità, difficilmente riescono a realizzare quella presa in carico globale del bambino auspicata da tutti. E non parliamo dei costi.
Le carenze e le disfunzioni di questa situazione ricadono principalmente sulle spalle delle famiglie e creano particolari motivi di frizione con la scuola e i servizi di NPI, che, non dimentichiamolo, hanno generalmente nel loro DNA culturale poca conoscenza, quando non prevenzione e diffidenza, nei confronti dell’approccio psico educativo e comportamentale.
Ora il tempo è maturo per la diffusione dell’analisi comportamentale applicata anche in Italia. IESCUM ha sviluppato un modello integrato denominato
MIPIA – Modello Italiano di Intervento Precoce e Intensivo per l’Autismo.