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A proposito di vaccini
Grande dibattito e grande attenzione da parte dell’opinione pubblica si è scatenato sul ruolo dei vaccini come possibile causa dell'autismo. Tale dibattito è sorto nel 1998 quando la rivista Lancet ha pubblicato una ricerca di Wakefield e coll., svolta su 12 bambini di cui 10 con autismo, in cui gli autori sostenevano di avere trovato dati a sostegno del fatto che il vaccino trivalente causasse l’autismo.

Il giornalista Brian Deer ha recentemente pubblicato sul British Medical Journal la storia di tale studio dimostrando come non fosse altro che una frode ed evidenziando come Wakefield avesse manipolato e falsificato i dati in suo possesso.

Il caso sollevato da Wakefield ha avuto purtroppo fortissime ripercussioni sull’opinione pubblica causando nel corso degli anni la costituzione di diversi gruppi di genitori “anti-vaccino” e un forte decremento del numero di bambini vaccinati (in Inghilterra passarono dal 90% al 50%). Ciò comportò un incremento significativo dei casi di morbillo provocando anche alcune vittime.

Alcuni ricercatori cercarono di replicare lo studio di Wakefield ma non vi riuscirono e trovarono, anzi, dati contrastanti. Fu poi un’assistente di Wakefield a dichiarare che Wakefield aveva manipolato i dati in suo possesso e chiese di ritirare il suo nome dallo studio. Lo stesso fecero altri 10 suoi collaboratori.

La rivista Lancet, che aveva pubblicato la sua ricerca, ritirò l’articolo e Wakefield venne indagato per frode sanitaria. Il processo si concluse con la sua radiazione dall’albo dei medici e la sua stessa confessione di avere effettuato una frode.

Ancora oggi, nonostante sia stato dimostrato chiaramente che non esiste alcuna correlazione tra vaccinazione trivalente e autismo, ci sono gruppi di genitori che si dichiarano contrari a tale vaccinazione e si rifiutano di vaccinare i loro figli.