PROMPT
Il prompt (aiuto/suggerimento) viene definito come uno stimolo supplementare, extra che viene presentato immediatamente prima o dopo lo stimolo discriminativo per evocare una determinata risposta (Foxx, 1982).

McClannahan e Krantz (1999) hanno definito i prompt come istruzioni, gesti, dimostrazioni, aiuti fisici, o altre azioni che noi presentiamo per aumentare la probabilità che la persona emetta risposte corrette.

Ad esempio, il genitore o l'insegnante può fornire un modello verbale per aumentare la probabilità che un bambino risponda alla domanda "Come ti chiami?" suggerendogli che cosa dovrebbe dire; o, dopo aver dato l'istruzione, "Metti le scarpe” può fornire un aiuto fisico: prende delicatamente le mani del bambino e lo guida fisicamente a compiere i gesti necessari per mettere le scarpe.

Gli analisti del comportamento utilizzano diverse tipologie di prompt: i prompt sulla risposta e i prompt sullo stimolo.

I prompt sulla risposta agiscono direttamente sulla risposta dello studente dopo che il compito è stato presentato e includono le istruzioni verbali, il modeling e la guida fisica.
1)    Le istruzioni verbali consistono nel fornire suggerimenti vocali (suggerire al bambino che cosa dovrebbe fare o dire) o non vocali (segni, simboli, scritte).  Per esempio, se mostriamo al bambino l’immagine di un cane e chiediamo “che cos’è questo?” possiamo fornire un prompt vocale suggerendo la parola “cane”. Oppure se leggiamo la frase “La mamma è andata in bicicletta” e poi chiediamo al bambino: "Che cosa ha fatto la mamma?” potremmo aiutarlo indicando la fotografia della bicicletta e dire "bicicletta".
2)    Il modeling consiste nel mostrare allo studente l’azione che deve svolgere. Si può utilizzare quando lo studente possiede l’abilità di imitazione e la capacità di mettere in atto le azioni mostrate.
3)    La guida fisica viene utilizzata soprattutto con bambini piccoli o con gravi disabilità e adulti anziani con limitazioni fisiche. L’insegnante guida fisicamente, parzialmente o completamente, i movimenti del bambino dall'inizio alla fine dell’azione. La guida fisica è un prompt efficace, ma è più invadente rispetto alle istruzioni verbali e delle procedure di modeling. Uno svantaggio della guida fisica è che dà poche possibilità al bambino di emettere il comportamento da solo.

I prompt sullo stimolo agiscono direttamente sugli stimoli antecedenti che dovrebbero evocare la risposta e si aggiungono ad essi o ne modificano le caratteristiche.
Questi tipi di prompt spesso impiegano il movimento, la posizione e la ridondanza degli stimoli antecendenti.
1)    Prompt di movimento: l’insegnante suggerisce la risposta corretta indicando, toccando o guardando lo stimolo target. Si potrebbe utilizzare ad esempio il prompt di movimento per aiutare il bambino a discriminare tra i numeri indicando, toccando o guardando il numero che deve essere scelto.
2)    Prompt di posizione: lo stimolo target è posto in una posizione differente rispetto a tutti gli altri. Per esempio il numero da selezionare è posizionato più vicino al bambino.
3)    Prompt di ridondanza: una o più dimensioni dello stimolo (es. colore, grandezza) è amplificata o abbinata alla risposta corretta. Per esempio il numero da selezionare è scritto su un cartoncino più grande rispetto agli altri.

Ci sono alcuni aspetti importanti da tenere in considerazione per utilizzare le procedure di prompting in modo efficace e prevenire la dipendenza dal prompt: scegliere un prompt adatto sulla base del comportamento da insegnare, utilizzare il prompt meno intrusivo, stabilire la gerarchia di prompt che verranno utilizzati durante l’insegnamento, fornire un prompt alla volta prestando attenzione ai prompt inavvertiti, rinforzare adeguatamente le risposte senza prompt e applicare il prima possibile.


Per approfondire:
Cooper, J. O., Heron, T. E., & Heward, W. L. (2007). Applied behavior analysis (2nd ed.), Upper Saddle River: Pearson.

MacDuff, G. S., Krantz, P. J., & McClannahan, L. E. (2001). Prompts and prompt-fading strategies for people with autism. In C. Maurice, G. Green, & R. M. Foxx (Eds.), Making a difference: Behavioral intervention for autism (p. 37–50). PRO-ED

Ristallo, A., Scagnelli, M. & Moderato, P. (2019). Interazioni applicate, In Moderato P. (a cura di) Interazioni Umane Manuale di psicologia contestualista. FrancoAngeli: Milano pp 162-205.