LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA
Molti bambini con disturbo dello spettro autistico hanno difficoltà a sviluppare il linguaggio vocale o hanno un linguaggio limitato o incomprensibile (Matson, Mahan, Kozlowski e Shoemaker, 2010). Le difficoltà di comunicazione sono correlate al rischio di sviluppare comportamenti problematici, difficoltà nell’acquisizione delle abilità scolastiche, mancanza di prospettive di lavoro e scarse interazioni sociali. Per questi motivi l’obiettivo principale dell’intervento dovrebbe essere quello di promuovere le abilità comunicative utilizzando, quando necessario, alcuni sistemi di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA; Beukelman & Mirenda, 2005; Schlosser, 2003).

La CAA è definita come l'integrazione o la sostituzione del linguaggio naturale e/o della scrittura attraverso mezzi alternativi di comunicazione (Lloyd, Fuller, & Arvidson, 1997).

I sistemi di CAA sono progettati per compensare le difficoltà nella comunicazione quando non si è sviluppato il linguaggio vocale (Alternativa) o come supplemento al linguaggio vocale per integrare e migliorare gli strumenti della persona (Aumentativa).
Esistono due tipologie di sistemi di CAA: i sistemi senza aiuto e i sistemi con aiuto.

I sistemi di CAA senza aiuto non richiedono al soggetto di utilizzare qualcosa di estraneo al proprio corpo e includono la lingua dei segni e i gesti. I sistemi di CAA assistiti comportano l’utilizzo di un dispositivo per comunicare come simboli grafici, tabelle di comunicazione, dispositivi elettronici (Speech Generative Device) e sistemi basati sullo scambio di immagini come il Picture Exchange Communication System (Mirenda, 2003).

Vi sono vantaggi e svantaggi per entrambi i sistemi. Ad esempio, i sistemi assisiti sono facilmente decifrabili per gli interlocutori, tuttavia a volte sono costosi o poco maneggevoli. I segni o i gesti, per alcuni bambini, possono essere difficili da riprodurre dal punto di vista motorio ma sono più facilmente accessibili. La scelta del sistema da utilizzare dipende dalla valutazione delle abilità e dai bisogni specifici dell’individuo.

Spesso i genitori manifestano la preoccupazione che l’utilizzo di un sistema di CAA possa ostacolare la produzione del linguaggio vocale dei loro figli. Molte ricerche dimostrano che gli interventi basati sulla CAA facilitano e incrementano la produzione vocale (Frost & Bondy, 2002; Blischak, Lombardino & Dyson, 2003; Tincani, 2004; Ganz & Simpson, 2004; Carbone et al., 2010; Greenberg, Tomaino & Charlop, 2014; Hu & Lee, 2019).

Drager, Light & McNaughton (2010) forniscono una panoramica sugli ulteriori effetti positivi degli interventi che utilizzano la CAA:
-    aumentano le abilità di comunicazione funzionale: espressioni di bisogni e desideri, scambio di informazioni;
-    migliorano le interazioni sociali (es. attività di gioco, routine sociali);
-    possono ridurre le manifestazioni di comportamenti inappropriati;
-    promuovono lo sviluppo delle competenze linguistiche espressive (es. linguaggio pragmatico, significati semantici, struttura sintattica, ecc.);
-    migliorano la comprensione verbale;
-    incrementano la produzione vocale.
 
Per approfondire:
Schlosser, R., & Wendt, O. (2008). Effects of augmentative and alternative communication intervention on speech production in children with autism: A systematic review. American Journal of Speech-Language Pathology, 17(3), 212–230.
http://ajslp.pubs.asha.org/article.aspx?articleid=1757593

Drager, K., Light, J., & McNaughton, D. (2010). Effects of AAC interventions on communication and language for young children with complex communication needs. Journal of Pediatric Rehabilitation Medicine, 3(4), 303-310.
https://content.iospress.com/articles/journal-of-pediatric-rehabilitation-medicine/prm00141