MIPIA

IESCUM ha sviluppato un modello di presa in carico di bambini e ragazzi con autismo, e delle loro famiglie: MIPIA
Il modello prevede la realizzazione di un intervento precoce, intensivo, individualizzato, integrato, inclusivo, umanistico, sostenibile.

Di seguito una breve descrizione:

- Precoce: Una meta-analisi condotta nel 2009 da Eldevick et al. ha messo in evidenza come interventi intensivi e precoci dovrebbero essere i trattamenti elettivi per i bambini con autismo in quanto consentono di raggiungere i maggiori risultati in termini di apprendimento di abilità adattive  e miglioramenti nel Quoziente Intellettivo. Presso i Centri IESCUM vengono proposti interventi in età precoce, ma non solo; sono state sviluppate procedure di presa in carico e di intervento differenziate sulla base dell’età del ragazzo e delle specificità di ciascuna fascia di età;

- Intensivo: Le ricerche dimostrano come i trattamenti precoci e intensivi che vengono applicati con continuità, diano i risultati migliori (Ramey & Ramey, 1998, 1999). Nel nostro modello il termine intensivo non implica una durata predefinita dell’intervento, in altre parole dimentichiamo il vecchio “dogma” delle 40 ore settimanali; la definizione della durata dell’intervento si basa sulla valutazione delle necessità del bambino, dei suoi punti di forza, delle risorse della famiglia, della collaborazione con le istituzioni scolastiche e con i servizi sanitari. Il termine intensivo si riferisce alla proposta di un intervento che tenga in considerazione tutti i diversi contesti di vita del bambino e che permetta di fare assumere una valenza terapeutica a tutti i diversi contesti;

- Individualizzato: a partire dai principi dell’Analisi del Comportamento vengono sviluppate procedure di insegnamento che, sulla base delle ultime ricerche condotte in letteratura, tengono conto delle caratteristiche di ciascun bambino e del suo contesto di riferimento. Per questo motivo viene effettuata una valutazione funzionale delle abilità del minore e progettata una programmazione specifica per ciascun bambino. Purtroppo sappiamo che esistono diversi gradi di gravità del disturbo che richiedono qualità e quantità diverse di intensività.

- Integrato: Sono usate tutte le diverse componenti metodologiche dell’Analisi Comportamentale Applicata (DTT, NET, NLP, VBT, PRT…) in funzione delle caratteristiche e dei bisogni del bambino. L’integrazione delle diverse procedure massimizza l’apprendimento. Un’attenzione particolare è riservata all’insegnamento del comportamento verbale attraverso procedure basate sulle più recenti ricerche condotte nell’ambito dell’Analisi del Comportamento Verbale (Verbal Behavior Teaching- VBT). Per promuovere l’apprendimento di abilità di gioco, sociali, comunicative è consigliabile  utilizzare come contesto di insegnamento l’approccio motivante del Natural Environmental Teaching (NET): un contesto di insegnamento naturale che, attraverso specifiche strategie, aumenta la motivazione ad apprendere del bambino. Il NET consiste nell’organizzare attività evolutivamente significative e gradite, all’interno delle quali esercitare gli obiettivi di potenziamento prefissati. L’insegnamento parte sempre dalla motivazione e dagli interessi del bambino, per esempio insegniamo il nome dei veicoli durante attività di gioco con la pista delle macchinine… Tale contesto è da privilegiare soprattutto con i bambini più piccoli, per i quali il gioco rappresenta una componente chiave del processo di apprendimento.

- Inclusivo: obiettivo prioritario dell’intervento è favorire la piena partecipazione del bambino ai diversi contesti scolastici e sociali. Consideriamo la scuola un punto strategico per l’educazione dei bambini con autismo e l’inclusione sociale uno dei valori centrali degli interventi. I bambini con autismo hanno bisogni speciali e hanno diritto a risposte speciali, ma questo non implica classi speciali né tantomeno scuole speciali.

- Umanistico: Gli interventi umanistici partono dalla premessa che la famiglia, in quanto sorgente di nutrimento psicologico emotivo, cognitivo e sociale è un contesto essenziale per la vita di una persona con disabilità, e ha bisogno anch’essa di sostegno per svolgere al meglio suo ruolo. La visione umanistica non si pone come alternativa agli interventi tecnici ma come un loro ampliamento e potenziamento.

- Sostenibile: con tale termine si fa riferimento non solo alla sostenibilità economica, ma anche alla sostenibilità intesa come risorse psicologiche emotive, motivazionali della coppia genitoriale; si tiene conto dello stress dovuto alla gestione di un figlio complesso, agli ostacoli emotivi che possono impedire la generalizzazione dell’intervento nel contesto familiare, della difficoltà e frustrazione di non essere un genitore efficace. La sostenibilità comprende anche quella del bambino e dell’intero sistema curante.